Blasonatura: "d'argento, alla croce di rosso, accompagnata nel canton franco da un San Giorgio al naturale, montato su un cavallo bianco, atterrante un drago di verde".
Nel giorno di San Giorgio Brissago alzò la bandiera Svizzera
Brissago apppartiene alla schiera di quei comuni che possono vantare una storia tutta loro. Le vicende del borgo affacciato sulla sponda destra del Verbano
costituiscono per molti versi un caso a sé stante, un unicum della storiografia locale.
Due capitoli, tra i più significativi, di questa storia sono cuciti sul gonfalone che il Comune adottò nel 1903 in occasione del primo centenario dell'autonomia del Cantone Ticino.
Il primo è simboleggiato da una grande croce rossa: è l'insegna del Comune di Milano, al cui dominio Brissago fu sottoposto nel Medioevo. Infatti a
partire dalla metà del Trecento i Visconti inclusero il Locarnese nella loro sfera d'influenza.
All'inizio del XVI secolo gli Svizzeri, chiamati in Italia dalle guerre franco-spagnole, conquistarono Locarno, occupando anche il borgo sul Lago Maggiore.
Mentre il baliaggio locarnese fu definitivamente riconosciuto agli Svizzeri nel 1516, per la repubblica di Brissago seguirono ancora anni di incertezze. I dubbi furono fugati il giorno di San
Giorgio (24 aprile) del 1521, quando Brissago decise di mettersi sotto la protezione dei dodici Cantoni elvetici. Questo atto di dedizione volontaria segnò il destino storico della comunità: a
giusta ragione quindi lo stemma comunale esibisce la figura di San Giorgio che richiama il giorno in cui Brissago uscì dall'orbita milanese per
entrare definitivamente in quella svizzera.